Il farmacista risponde alle vostre domande
-
Detrazione fiscale dei farmaci
Vorrei sapere come devo comportarmi per la detrazione di farmaci acquistati in farmacia: è il farmacista a dover apporre il mio codice fiscale sullo scontrino? Deve mettere anche un timbro?
Dal 1° luglio al 31/12/2007 può essere lo stesso contribuente ad aggiungere il proprio codice fiscale sullo scontrino. Deve però essere specificata sullo scontrino la " natura, qualità e quantità dei prodotti acquistati". Nessun timbro sullo scontrino, ma fotocopia della ricetta, se della mutua o se viene ritirata dal farmacista, o ricetta medica, se ripetibile, con allegato lo scontrino. Se si tratta di farmaci OTC o SOP, e non si possiede ricetta, si farà un'autocertificazione, alla quale allegare tutti gli scontrini. Dal 1° gennaio 2008 sarà necessario invece consegnare al farmacista il tesserino sanitario in modo che sia il farmacista stesso a inserire direttamente il C.F. nello scontrino.
-
Orzaiolo
Più volte all'anno mi capita di rilevare un orzaiolo, ovvero un piccolo rigonfiamento giallastro sul bordo palpebrale, che mi procura diversi fastidi: arrossamento, dolore, lacrimazione e, inoltre, mi dà fastidio la luce. Di solito la cura a base di pomate antibiotiche e, su consiglio della mia farmacista, di impacchi caldo-umidi, funziona. Il problema è che dopo un po' il problema si ripresenta. C'è qualcosa che si possa fare per evitarlo? Molte grazie
I sintomi da lei descritti coincidono con la diagnosi di orzaiolo posta dal suo medico. Si tratta di una infezione, di solito stafilococcica, di una ghiandola sebacea della palpebra, purtroppo associata a frequenti recidive. Il consiglio che posso darle è quello di mantenere una buona igiene oculare (ora ci sono in commercio anche apposite salviettine) e, nel caso di infezione, di seguire scrupolosamente la terapia e non di abbandonarla ai primi segnali di miglioramento.
-
Da qualche anno mi capita di avere la "febbre" sul labbro
Da qualche anno mi capita di avere la "febbre" sul labbro. Il mio medico ha parlato di "herpes labialis" e mi ha consigliato una pomata a base di aciclovir, grazie alla quale normalmente il problema si risolve, per poi però ricomparire alla prima occasione (dopo un'influenza, se vado a sciare). C'è una soluzione?
L'herpes labiale, provocato dal virus herpes simplex, si manifesta con la comparsa di una vescicola piena di liquido, che causa pizzicore e bruciore. Di solito più vescicole confluiscono insieme a formare un "grappolo", poi si rompono formando fastidiose croste che, una volta guarite, non lasciano cicatrici. Il virus si trova allo stato latente nell'organismo, per poi manifestarsi nel caso in cui questo, per qualsiasi motivo, si indebolisca, per influenza, fatica intensa, esposizione al sole e al freddo eccessivo, come da lei riferito, ma anche per stress psicofisico, ciclo mestruale, gravidanza, allattamento, terapie che agiscano indebolendo il sistema immunitario. Per prevenire la comparsa della "febbre" le consiglierei di usare creme viso/labbra con filtri solari in caso di esposizione al sole, di evitare il più possibile situazioni di stress psicologico o fisico e riposare a sufficienza, cambiare molto spesso lo spazzolino da denti che può essere un veicolo di infezione, tentare di rafforzare il sistema immunitario, magari assumendo sostanze naturali tipo l'echinacea, ed evitando ciò che può invece indebolirlo, come fumo e alcool. Per quanto riguarda la terapia, utilizzi la crema consigliatale dal medico curante più volte al giorno, in modo che un velo di crema sia sempre a contatto con la parte colpita. Potrà utilizzare in seguito una crema cicatrizzante per accelerare la guarigione.
-
Fiori di Bach
Mi hanno prescritto dei fiori di Bach in gocce, mi è stato detto quante prenderne, ma ora ho un dubbio: c'è qualche regola o precauzione da seguire
Le gocce devono essere versate direttamente in bocca e trattenute per circa un minuto, prima di deglutire. Non bisogna toccare il contagocce con la lingua, se succedesse lo sciacqui accuratamente sotto l'acqua corrente. Le raccomando di seguire la terapia regolarmente per poter avere il massimo beneficio.
-
Bambino che non dorme
Il mio bambino, di sette mesi, dorme poco la notte, piange spesso e si calma solo se lo prendo in braccio. Credo che sia perché sta mettendo i dentini, ma non vorrei dargli farmaci. L'omeopatia mi può aiutare
Posso consigliarle come rimedio Camomilla 15 CH, 5 granuli durante le crisi di pianto, con possibilità di ripetere la somministrazione al bisogno.
-
Problemi di alitosi
Ho spesso problemi di alitosi, soprattutto al mattino. Da cosa può dipendere e cosa posso fare?
L'alitosi può avere diverse cause, tra cui malattie dei denti e delle gengive, scarsa igiene orale, alimentazione, salivazione insufficiente tra le più comuni, ma anche patologie organiche (diabete, tonsillite, malattie dell'apparato gastrointestinale) o ansia. Le consiglierei l'utilizzo di collutori per rinfrescare l'alito e di pastiglie a base di prodotti naturali da sciogliere in bocca, inoltre eviterei alcuni alimenti dall'odore forte, come aglio e cipolle, l'alcool, il fumo. Se ciò non fosse sufficiente, consulti il suo dentista per una visita odontoiatrica ed eventualmente il medico curante.
-
Pedicuosi del capo
Mia figlia, sette anni, per la terza volta da quando frequenta la scuola elementare, ha preso i pidocchi. Forse dovrei utilizzare un metodo di prevenzione? Ma non farà male, applicato tutti i giorni?
Ha ragione, i pidocchi sono tornati ad essere un problema molto frequente nelle nostre scuole. Esistono in commercio prodotti per la prevenzione, a base di benzoato di benzile, da applicare tutti i giorni, consiglierei di limitarne l'utilizzo al periodo in cui ci sono casi di pediculosi segnalati. Se preferisce invece un uso più prolungato, si faccia consigliare dal suo farmacista un prodotto naturale (per es. a base di rosmarino), innocuo, che crea un ambiente sfavorevole all'insediamento del parassita. Tenga presente però che non tutti gli autori concordano sull'utilità dei repellenti; raccomandi alla bambina di evitare scambi di cappelli, sciarpe ecc., leghi i capelli a coda di cavallo se sono lunghi e controlli spesso la testa della bimba anche nei periodi "tranquilli".
-
Panico prima della gara
Mio figlio, 15 anni, gioca a basket. Nessun problema durante gli allenamenti, ma durante le gare sente molto la tensione e il suo rendimento cala un po'. Non vorrei assolutamente dargli farmaci (che peraltro il medico mi ha sconsigliato), ma posso aiutarlo in modo naturale?
Provi Gelsemium 30 CH globuli: una dose la sera della vigilia e una dose un'ora prima della partita.
Pillole di Salute
-
Le cure termali
La crenoterapia (dal greco crené, sorgente) è indicata in diverse patologie, ma non solo. In Italia ci sono numerose stazioni termali presso le quali è possibile curare disturbi, o comunque trascorrere un periodo di relax, per riequilibrare l'organismo lontano dallo stress. Il Sistema Sanitario Nazionale concede ai cittadini affetti da determinate patologie, per lo più di tipo cronico, la possibilità di usufruire di un ciclo di cure termali l'anno, di solito della durata di dodici giorni, dietro prescrizione medica e pagamento o meno di un ticket.
Alcuni centri di cura preparano e mettono in commercio, a partire dalle loro acque, prodotti che, venduti di solito in farmacia sotto forma di spray nasali o per le orecchie, oppure in bottiglie per inalazioni, consentono di proseguire a casa, o di iniziare, la cura termale.
Questi prodotti costituiscono un ottimo supporto alla terapia farmacologica, in particolare nelle patologie respiratorie e otorinolaringoiatriche. -
Il bimbo sportivo
Tanti bambini svolgono attività sportive, riveste perciò una notevole importanza un'alimentazione adeguata ai ritmi dei nostri piccoli atleti, il cui organismo è sottoposto a uno sforzo continuo, con il rischio di incorrere in qualche carenza.
In realtà, la dieta per chi pratica attività sportiva deve essere corretta e bilanciata, come quella di tutti i bambini, con qualche accorgimento in più. Infatti non esistono alimenti particolari che aumentino la prestazione sportiva, la cosa importante è compensare il grande dispendio energetico, in particolare con i carboidrati, che rappresentano il "combustibile" dello sportivo, e la perdita di liquidi.
Se si ravvisasse la necessità di un integratore, meglio chiedere il consiglio del pediatra o del farmacista. -
La piccola medicazione
Se i margini della ferita tendono a divaricarsi, e la lesione è lineare e in una zona non sottoposta a stiramento (gomiti o ginocchia), è possibile riavvicinarli utilizzando delle sottili strisce di cerotto da apporre perpendicolarmente all'asse maggiore della ferita.
La medicazione a contatto con la ferita deve essere sterile.
A seconda del tipo di lesione e della situazione, il farmacista potrà indirizzare nella scelta del prodotto giusto tra i tanti in commercio. -
Le coliche gassose del neonato
Sono davvero dovute a un accumulo di gas nell'intestino? Oggi non si è più così certi. Di certo c'è che il bambino piange, urla e si dispera; il volto è arrossato, l'addome teso, gli arti flessi sull'addome o distesi e rigidi, i pugnetti chiusi.
Quali Rimedi:
I genitori, a loro volta, si sentono impotenti dinanzi a questo pianto inconsolabile e non sanno cosa fare. Queste crisi, che costituiscono uno dei più comuni disturbi del neonato, colpendone circa uno su dieci, insorgono (in genere di sera) fin dalle prime settimane di vita, ma sono destinate a cessare.- simeticone, farmaco antimeteorico, viene somministrato in gocce al lattante. È ben tollerato e praticamente esente da effetti collaterali;
- cimetropio bromuro, antispastico, si somministra in gocce solo se il pediatra ne ravvisa la reale necessità;
- prodotti a base di erbe: in farmacia si trovano dei preparati a base di finocchio, di camomilla, di menta e di verbena, che esercitano in modo naturale un'azione antispastica;
- globuli omeopatici: possiedono effetto antispasmodico sulla muscolatura dello stomaco e dell'intestino, sono privi di lattosio per evitare intolleranze e si somministrano prima dei pasti;
- probiotici: è recente consuetudine utilizzare i probiotici nel trattamento delle coliche gassose, poiché migliorando l'equilibrio della flora batterica intestinale anche l'intestino trae beneficio;
- molti genitori sono soliti utilizzare un sondino rettale, molto sottile, che introdotto per qualche centimetro nell'ampolla rettale (dopo avere oliato la punta) e fatto delicatamente ruotare, stimola l'emissione di gas e di feci.
È bene tuttavia che sia il pediatra a consigliare l'utilizzo dei farmaci e del sondino che, se non usato correttamente, può provocare irritazione.
-
L'igiene intima femminile
I detergenti intimi sono davvero utili nella prevenzione delle irritazioni vaginali o si potrebbe usare indifferentemente un altro prodotto con uguali risultati?
Ogni donna deve utilizzare il detergente più adatto, con un pH simile a quello naturale della mucosa vaginale, in base alla sua età e a eventuali necessità (flusso mestruale, irritazioni, ecc.), evitando l'utilizzo dei comuni saponi per il corpo. Il detergente nell'età fertile sarà acido, mentre in menopausa e nell'età prepubere tenderà maggiormente al neutro.
Il pH delle mucose vaginali durante la gravidanza è intorno a 4,5, valore che dovrebbe avere il detergente. -
Dottore mi fa male la testa
Chi non ha mai sofferto di mal di testa può ritenersi fortunato: milioni di persone lo hanno provato, soprattutto donne.
Fattori scatenanti:
L'emicrania si presenta con un dolore pulsante che interessa un solo lato del cranio, cui si associano fotofobia (intolleranza alla luce), ipersensibilità al rumore, fastidio per alcuni odori, nausea e vomito.
L'emicrania si può presentare con aura: in questo caso, il soggetto può accusare disturbi visivi, con annebbiamento della vista, lampi luminosi, riduzione del campo visivo, disturbi della sensibilità (formicolii), disfasia (difficoltà di parola). Il dolore può essere preceduto da segni premonitori quali cambiamenti di umore, irritabilità, sonnolenza.- L'eccessiva assunzione di alcuni alimenti, come i formaggi stagionati, il cioccolato, il vino rosso può essere una concausa dell'insorgenza del mal di testa;
- il fumo e lo stress;
- variazioni ormonali: ciclo mestruale; climaterio;
- il digiuno;
- sonno: dormire troppo poco, ma anche dormire troppo.
TerapiePer gli attacchi meno gravi, la terapia di prima scelta sono i farmaci antinfiammatori non steroidei, che devono però essere assunti appena compaiono i primi sintomi. Questi medicinali sono acquistabili senza prescrizione medica, tuttavia è sempre meglio consultare il farmacista per poterli usare nel modo più corretto; l'assunzione deve avvenire normalmente a stomaco pieno, ma in particolare chi soffre di gastrite o di ulcera potrà farsi consigliare delle formulazioni adatte, come ad esempio quelle che associano all'antinfiammatorio un principio attivo gastroprotettivo.
-
Come Detrarre i farmaci
La detrazione per l'acquisto di medicinali spetta se la spesa è certificata da fattura o da scontrino fiscale detto "parlante", in cui devono essere specificati la natura, la qualità e la quantità dei prodotti acquistati, nonché il codice fiscale del destinatario.
Quanto posso detrarre?Può detrarre il 19% delle spese sostenute per farmaci, cure mediche e assistenza sanitaria, fatta salva la franchigia di euro 129,11. Quindi la detrazione si può applicare alle somme eccedenti questa cifra. Per esempio, se la spesa sostenuta è pari a 1000 euro, dovremo sottrarre la franchigia:
Come deve essere uno scontrino fiscale parlante corretto?
1000 – 129,11 = 870,89 euro
si potrà detrarre il 19% di questa cifra, cioè 165,47 euro.Lo scontrino fiscale parlante deve indicare: la descrizione della natura, la qualità e la quantità dei beni acquistati; il codice fiscale del destinatario degli stessi.
Cosa posso detrarre esattamente?Sono detraibili i medicinali, con e senza obbligo di ricetta, gli omeopatici e i dispositivi medici stabiliti dal Ministero della Salute. Per quanto riguarda i prodotti omeopatici, per i quali non è stata ancora attivata la procedura per l'attribuzione dell'AIC (Autorizzazione all'Immissione in Commercio) il Garante per la privacy ha precisato che attualmente è comunque possibile individuare univocamente ciascun medicinale attraverso un codice valido sull'intero territorio nazionale, attribuito da organismi privati, rilevabile mediante lettura ottica. Su queste basi, si ritiene quindi che sul documento fiscale di spesa la qualità del medicinale omeopatico debba essere riportata utilizzando tale numero identificativo. Non sono invece detraibili i parafarmaci e gli integratori. Sarà più facile distinguere i farmaci dai parafarmaci sapendo che per il farmaco il codice AIC inizia sempre con "A0".
Quali dispositivi medici sono detraibili?Non esiste un elenco dei dispositivi medici detraibili, per cui il Ministero ha fornito un elenco non esaustivo dei dispositivi medici (MD) e dei dispositivi medico diagnostici in vitro (IDV) rappresentativo delle categorie di dispositivi medici di uso più comune. Per i dispositivi medici il contribuente ha diritto alla detrazione qualora: - dallo scontrino o dalla fattura appositamente richiesta risulti il soggetto che sostiene la spesa e la descrizione del dispositivo medico; - è in grado di comprovare per ciascuna tipologia di prodotto per il quale si chiede la detrazione che la spesa sia stata sostenuta per dispositivi medici contrassegnati dalla marcatura CE che ne attesti la conformità alle direttive europee 93/42/CEE, 90/385/CEE e 98/79/CE; per i dispositivi medici compresi nell'elenco, ovviamente, il contribuente non ha necessità di verificare che il dispositivo stesso risulti nella categoria di prodotti che rientrano nella definizione di dispositivi medici detraibili ed è, quindi, sufficiente conservare (per ciascuna tipologia di prodotto) la sola documentazione dalla quale risulti che il prodotto acquistato ha la marcatura CE.
1) Esempi di Dispositivi Medici secondo il decreto legislativo n. 46 del 1997- Lenti oftalmiche correttive dei difetti visivi
- Montature per lenti correttive dei difetti visivi
- Occhiali premontati per presbiopia
- Apparecchi acustici
- Cerotti, bende, garze e medicazioni avanzate
- Siringhe
- Termometri
- Apparecchi per aerosol
- Apparecchi per la misurazione della pressione arteriosa
- Penna pungidito e lancette per il prelievo di sangue capillare ai fini della misurazione della glicemia
- Pannoloni per incontinenza
- Prodotti ortopedici (ad es. tutori, ginocchiere, cavigliere, stampelle e ausili per la deambulazione in generale ecc.)
- Ausili per disabili (ad es. cateteri, sacche per urine, padelle ecc..)
- Lenti a contatto
- Soluzioni per lenti a contatto
- Prodotti per dentiere (ad es. creme adesive, compresse disinfettanti ecc.)
- Materassi ortopedici e materassi antidecubito
2) Esempi di Dispositivi Medico Diagnostici in Vitro (IVD) secondo il decreto legislativo n. 332 del 2000- Contenitori campioni (urine, feci)
- Test di gravidanza
- Test di ovulazione
- Test menopausa
- Strisce/Strumenti per la determinazione del glucosio
- Strisce/Strumenti per la determinazione del colesterolo totale, HDL e LDL
- Strisce/Strumenti per la determinazione dei trigliceridi
- Test autodiagnostici per le intolleranze alimentari
- Test autodiagnosi prostata PSA
- Test autodiagnosi per la determinazione del tempo di protrombina (INR)
- Test per la rilevazione di sangue occulto nelle feci
- Test autodiagnosi per la celiachia
Le spese veterinarie sono detraibili?Si. La detrazione per le spese veterinarie per animali da compagnia o da sport è pari al 19% della spesa sostenuta con una franchigia di 129,11 euro, e con un tetto massimo di 387,34, a prescindere dal numero di animali posseduti. Gli animali per i quali si può ricorrere alla detrazione sono quelli legalmente detenuti a scopo di compagnia o per pratica sportiva. Sono quindi esclusi gli animali allevati o detenuti nell'esercizio di attività commerciali o agricole e quelli destinati all'allevamento, alla riproduzione o al consumo alimentare e, naturalmente, quelli detenuti per scopi illeciti. Le spese detraibili sono quelle per le prestazioni professionali rese dal medico veterinario e quelle inerenti l'acquisto di medicinali specifici da questi prescritti. Per l'acquisto dei farmaci è necessario rispettare le norme sullo scontrino parlante, con l'indicazione precisa del prodotto acquistato e del codice fiscale dell'acquirente. Non è necessario che chi detrae le spese sia il proprietario dell'animale.
Devo portare con me obbligatoriamente il tesserino sanitario?Per facilitare il compito del farmacista è importante esibire la tessera sanitaria prima che venga battuto lo scontrino. Questo permette al farmacista di effettuare la lettura ottica del codice fiscale. È possibile anche esibire la tessera plastificata del codice fiscale o dettarlo verbalmente, anche se aumenta la probabilità di errore.
Cosa devo fare se perdo il tesserino sanitario?Se la tessera sanitaria viene smarrita, è stata rubata, o non fosse stata ancora ricevuta, si può contattare il numero verde 800030070, istituito a tal fine dall'Agenzia delle Entrate.
Al posto del nome commerciale del farmaco acquistato trovo sullo scontrino una serie di numeri. Perché?Dal 1° gennaio 2010, per tutelare la privacy dei cittadini, il nome del medicinale non può più essere riportato per esteso. Si dovrà invece indicare il codice AIC (cioè Autorizzazione all'Immissione in Commercio) del medicinale.
Posso detrarre un integratore alimentare, qualora venga prescritto da un medico specialista?No. Gli integratori alimentari, come chiarito nella risoluzione 256/E del 20/06/2008 dell'Agenzia delle Entrate, non sono detraibili neppure se prescritti da un medico specialista.
Se acquisto una preparazione galenica ho diritto alla detrazione?Si, come chiarito nella risoluzione della Agenzia delle Entrate n. 218/E del 12/08/2009, questi medicinali sono detraibili, purché la spesa sia certificata con documenti contenenti la natura (quindi la dicitura farmaco o medicinale), la qualità (la dicitura preparazione galenica), la quantità delle preparazioni galeniche acquistate e il codice fiscale del destinatario, tramite lo scontrino fiscale parlante o la fattura.
Gli scontrini fiscali rilasciati in diverse farmacie non sono tutti uguali, poiché riportano diciture diverse (farmaco, medicinale o addirittura abbreviazioni). Qual è quello corretto?L'Agenzia delle Entrate ha chiarito questo quesito con la risoluzione n. 10 del 17/02/2010, specificando che: oltre alle diciture "farmaco" e "medicinale", sono ammesse, per chiarire la natura del prodotto, anche sigle, abbreviazioni o altra terminologia chiaramente riferibile ai farmaci, come per es. "med." e "f.co", o altre sigle, come "SOP", "OTC", "omeopatico". Per quanto riguarda le preparazioni galeniche, prive di codice AIC, la qualità può essere indicata come "preparazione galenica". Per quanto riguarda infine i medicinali erogati dal Servizio Sanitario Nazionale, è ammessa la dicitura ticket. In questo caso l'Agenzia ha anche chiarito che non è più necessario conservare o allegare copia delle ricette del SSN.
Devo allegare la ricetta o una fotocopia?No, l'obbligo di allegare gli scontrini fiscali alle ricette è superato, compresa la fotocopia della ricetta SSN in caso di pagamento del ticket, in quanto lo scontrino fiscale parlante attesta la spesa.
Per quanto tempo devo conservare la documentazione riguardante le spese detratte per i medicinali?Tale documentazione va conservata per cinque anni.
I miei scontrini fiscali, pur non esposti alla luce diretta, tendono a sbiadirsi e a divenire illeggibili. Cosa devo fare?Ha ragione. L'unico modo, se porli al riparo dalla luce non è sufficiente, è farne una fotocopia, che non si altera nel tempo.
-
Qualche semplice regola per misurare a casa la pressione
Ormai molte famiglie possiedono uno sfigmomanometro, così si chiama l'apparecchio per misurare la pressione arteriosa. Di solito, si tratta di apparecchi automatici o semiautomatici (dotati di pompetta). Tuttavia, occorre osservare qualche piccola norma prima di procedere alla misurazione.
- Cercare di rilassarsi e, nel caso in cui sia stata fatta attività fisica, riposare qualche minuto.
- Evitare di bere caffè o altre bevande contenenti caffeina nell'ora che precede la misurazione.
- Non fumare almeno un quarto d'ora prima della misurazione.
- La scelta del braccio è indifferente, ma la prima volta è meglio misurare sia a destra che a sinistra, un piccolo scarto è irrilevante. Se invece la differenza è notevole, potrebbe essere dovuta a disfunzioni vascolari, e va quindi valutata dal medico.
- In posizione seduta, appoggiare il braccio in modo che il polso risulti a livello del cuore.
- Posizionare correttamente il bracciale, che deve avere dimensioni adeguate al braccio: per persone particolarmente robuste (o molto magre) è necessario utilizzare un bracciale di dimensioni adatte. Esso si applica sopra la piega del gomito, non troppo stretto, ma neppure troppo largo. Il microfono è segnalato o comunque è visibile, e si posiziona uno o due centimetri sopra la piega del gomito. Nessun vestito deve stringere il braccio.
- Accendere l'apparecchio: se è automatico, gonfia da solo il bracciale, se non lo è si dovrà provvedere a gonfiarlo con la pompetta. Quando l'aria sarà uscita, compariranno sul display i valori della pressione sistolica (max), diastolica (min) e le pulsazioni al minuto.
-
Tempo di raffreddore
Esiste un vaccino per tante patologie, possibile che per una così banale come un raffreddore invece no? E' proprio così: i virus coinvolti sono più di 200, sarebbe praticamente impossibile la preparazione di un vaccino. Allora una cura vera e propria? No, nemmeno quella! Possiamo ricorrere però a farmaci e rimedi sintomatici, cioè adatti non tanto a far passare il raffreddore quanto ad alleviarne i sintomi. Un vecchio detto recita che "il raffreddore curato dura circa 7 giorni, mentre, se non si fa nulla, impiega circa una settimana per guarire". Scherzi a parte, un fondo di verità in questo detto c'è, ma la differenza risiede nel fatto che con un aiuto questi 7 giorni passano un po' meglio, magari dormendo la notte nonostante il naso chiuso e svolgendo le normali attività durante la giornata.
Cosa fare:- umidificare l'ambiente in cui si vive;
- riposare, se possibile;
- preferire i fazzoletti di carta, più igienici rispetto a quelli di cotone che possono diventare ricettacoli di germi, e soffiare il naso con delicatezza;
- nei bambini utilizzare un aspiratore di muco;
- non intraprendere cure antibiotiche senza il parere del medico, nella maggior parte dei casi non servono a nulla: gli antibiotici sono antibatterici, ma il raffreddore è un problema virale;
- fare suffumigi con sostanze balsamiche per liberare il naso; nei più piccoli praticare lavaggi nasali con soluzione fisiologica;
- utilizzare decongestionanti nasali in spray o prodotti in pastiglie, supposte o sciroppi solo su consiglio del medico o del farmacista: possono avere controindicazioni (come ipertensione, gravidanza, glaucoma, età infantile) e interazioni con altri farmaci.
-
Col freddo arrivano i geloni
Un incubo per chi ne soffre in modo ricorrente. Queste chiazze arrossate e screpolate sulla pelle sono davvero molto fastidiose. Per prevenirle, è utile portare i guanti quando si esce, asciugare bene le mani quando si lavano e applicare più volte al giorno una buona crema emolliente e idratante. Anche evitare di fumare (il fumo è vasocostrittore!) e fare un po' di attività fisica, per migliorare la funzionalità e l'elasticità dei vasi sanguigni, può essere di aiuto.